È di ieri la notizia che Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) è intervenuta ponendo un tetto agli aumenti dei prezzi dell’energia.
Chi beneficia dell’intervento
A “beneficiare” dell’intervento eccezionale di Arera sono le famiglie-tipo (cioè quelle con consumi di 2.700 kWh/anno e 3 kW di potenza impegnata) in regime di tutela (ovvero il regime tariffario stabilito da Arera con condizioni economiche definite ogni tre mesi sulla base delle quotazioni internazionali degli idrocarburi), che quindi non hanno ancora aderito al mercato libero.
Energia elettrica
Il provvedimento prevede un limite all’aumento del prezzo della corrente per il quarto trimestre del 2022 (ottobre-dicembre): ciò significa che dal 1° ottobre l’aumento del prezzo finale è ridotto al +59%.
Spiega Arera che « I prezzi all’ingrosso del gas, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie, avrebbero portato ad un incremento del 100% circa, nonostante l’intervento del Governo con il decreto Aiuti bis.» Pertanto, si è deciso di «posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch’essi caratterizzati da aumenti straordinariamente elevati.»
Costo energia elettrica quarto trimestre 2022
Le famiglie italiane si troveranno quindi a pagare l’energia a 66,01 centesimi di euro al kWh, comprensivo delle imposte. Questo significa una spesa per la famiglia-tipo di 1.332 euro nel 2022, contro i 632 euro del 2021.
Foto di Pavel Danilyuk
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