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Non stiamo facendo abbastanza per contrastare l’emergenza climatica

da | 16 Dicembre 2022 | Attualità

Editoriale del n. 4/2022 di Vivere La Casa in Campagna

Cari lettrici e lettori,

secondo le stime di un team di esperti delle Nazioni Unite, dallo scorso novembre siamo in otto miliardi a popolare questo pianeta. Il doppio rispetto al 1974!
Oltre il 10% si trova in condizioni di povertà assoluta e il dato è destinato a salire perché la crescita demografica, che ora investe principalmente l’Est del pianeta, sarà concentrata nell’Africa subsahariana e nell’India: aumenta quindi la popolazione nei Paesi più poveri, quelli che maggiormente si trovano a subire i danni causati dal cambiamento climatico.

Per risarcire i Paesi in via di sviluppo di queste perdite è stato promosso un fondo, il Loss&Damage, sul quale nel corso della recente Cop27 (Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) si è trovato l’accordo. È questa l’unica nota positiva della riunione mondiale sul clima, che per molti aspetti si è rivelata deludente: in particolare, si è assistito a un nulla di fatto per quanto riguarda il contrasto all’emergenza climatica.

Come ha egregiamente esposto il filosofo Gianluca Pellegrino sulle pagine del quotidiano “Domani”, c’è il rischio di ritenere sufficiente e sempre possibile ripagare con il denaro i danni inflitti e non fare alcuno sforzo per ridurre le emissioni, quasi fossero una realtà contro cui non si può far nulla invece che un campo di intervento. E in questo quadro la crisi politico-economica rischia di essere usata come l’ennesima scusa dietro cui barricarsi piuttosto che l’occasione per ridiscutere in maniera seria e concreta le politiche energetiche mondiali.

Nel frattempo, proprio mentre noi stiamo andando in stampa con questo numero, in Italia il nuovo Governo è alle prese con la manovra finanziaria: quale sarà il peso della questione energetica? Nel prossimo numero della rivista faremo i conti con quanto sarà stato varato e avremo un’idea più chiara di quale ruolo abbia nell’agenda del nuovo Esecutivo la questione climatica.

Intanto qualche novità già ci attende per il 2023: nell’ambito del fotovoltaico lo scambio sul posto è destinato a lasciare il posto al RID (Ritiro dedicato dell’energia), la tanto attesa abolizione del mercato tutelato del gas è rimandata al 2024 e la bolletta di luce e gas cambierà per essere ancora più chiara e trasparente, uno strumento facile da consultare e utile per conoscere l’evoluzione dei consumi e avere dati a portata di mano.

A questo punto non ci resta che mandarvi i nostri più sinceri auguri, nella speranza di avervi ancora con noi anche l’anno prossimo. Lo facciamo con una copertina un po’ insolita, ispirata al calore e all’amore, perché la casa è prima di tutto questo.

Foto di Kalim

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