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Nuove indicazioni per la temperatura di casa

da | 14 Ottobre 2022 | Attualità

Con il Decreto ministeriale 383 del 6 ottobre sono state introdotte delle modifiche rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del DPR n.74/2013 sull’accensione degli impianti di riscaldamento.

Temperatura negli ambienti interni

In relazione agli impianti di riscaldamento a gas naturale sono stati individuati nuovi limiti di temperatura negli ambienti, ridotte le ore giornaliere di accensione e la durata del periodo di riscaldamento a seconda delle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano.

I valori di temperatura sono abbassati di 1 °C rispetto a prima, ovvero:

  • 17 °C (con tolleranza di +/- 2 °C) per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
  • 19 °C (con tolleranza di+/- 2 °C) di tolleranza per tutti gli altri edifici (quindi le abitazioni).

Viene ridotto anche il periodo di funzionamento degli impianti:

  • viene posticipata di 8 giorni la data di inizio e anticipata di 7 giorni la data di fine esercizio;
  • viene ridotta di 1 ora la durata di accensione giornaliera, a seconda delle zone climatiche, cioè:
    • zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
    • zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
    • zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
    • zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
    • zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
    • zona F: nessuna limitazione.

Tali impianti possono rimanere accesi nella fascia oraria che va dalle 5 alle 23.

Tuttavia, se si verificano situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali possono intervenire con un proprio provvedimento e consentire l’accensione degli impianti di riscaldamento a gas anche al di fuori dei limiti previsti.

Eccezioni

Quanto detto non vale per:

  • ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili;
  • sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali;
  • scuole materne e asili nido;
  • piscine, saune e assimilabili;
  • attività industriali ed artigianali.

Risparmio stimato

Secondo le stime di Enea nel solo settore domestico con questo intervento si risparmierebbero 2.697.249.794* Smc di gas metano (considerando il 79% delle famiglie interessate).

Foto di Etadly

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