Ce lo impongono le norme edilizie degli ultimi decenni, lo sollecitano gli obiettivi di sviluppo sostenibile: costruire e ristrutturare con attenzione al risparmio energetico è ormai una priorità. Ma quali sono i benefici e la spesa?
Da classe G a classe A4: vi proponiamo un caso studio
Efficienza energetica è la capacità di un fisico di ottenere lo stesso risultato impiegando una minore quantità di energia. Vale a dire, per esempio, che è possibile riscaldare casa, o raffrescarla, consumando meno, e quindi spendendo meno.
Considerando gli attuali rincari di energia e gas (siamo lontani dal prezzi del 2020), possiamo ben comprendere l’impatto che questo risparmio può avere sul portafoglio.
Ma come si interviene su un edificio esistente? Occorre agire su:
- la struttura dell’edificio;
- i serramenti;
- gli impianti tecnologici.
Agire sull’involucro dell’edificio è sicuramente il passo più importante da intraprendere perché consente di eliminare le dispersioni termiche e quindi ridurre il fabbisogno termico dell’abitazione, che potrà utilizzare impianti più efficienti che lavorano a temperature più basse.
Abbiamo chiarito tutti questi aspetti in un articolo di Valerio Fabbretti che propone l’esempio di ristrutturazione di un’abitazione, riferita al 2019, in cui offre un utile confronto fra costi e benefici di un intervento di questo tipo e uno di ristrutturazione convenzionale. Lo puoi scaricare registrandoti gratuitamente.
E i benefici?
Come abbiamo già visto, minori consumi significano bollette più leggere, ma anche un maggior comfort per gli utenti.
L’immobile, poi, acquisterà maggior valore di mercato e, grazie agli interventi, avrà una maggiore durabilità.
Foto apertura di kjpargeter su Freepik
Fotosequenza di Geom. Andrea Cedri
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