Gli interventi ammessi al Superbonus 110% si distinguono fra trainanti e trainati. Fra gli interventi trainanti è compresa «la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici (…) e relativi sistemi di accumulo».
A questi si aggiunge una serie di interventi, definiti trainati, ai quali è possibile accedere solo se sono eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti e a patto che sia garantito, nel complesso, il miglioramento di due classi energetiche; qualora questo non fosse possibile, deve essere raggiunta la classe energetica più alta. Inoltre, questi interventi devono essere effettivamente conclusi nell’arco temporale di esecuzione degli interventi trainanti. Fra gli interventi trainati vi sono quelli indicati nell’articolo 14 del Decreto Legge n. 63 del 2013 (il cosiddetto “ecobonus”).
Risposta affermativa dell’Agenzia delle Entrate per il caso in oggetto relativo al Superbonus 110%
Sulla base delle informazioni fornite, l’Agenzia delle Entrate si è espressa in modo favorevole. Ritiene cioè che «nel caso di sostituzione di una caldaia a gasolio adibita al riscaldamento dell’abitazione e alla produzione di acqua calda sanitaria con uno scaldabagno a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria e una termostufa a pellet per il riscaldamento dell’abitazione, nel rispetto dei requisiti previsti e degli adempimenti richiesti, sia possibile beneficiare del Superbonus in quanto:
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