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Crisi climatica: la Cop 26 ha in buona parte fallito gli obiettivi

da | 17 Dicembre 2021 | Dalla rivista, Attualità

Editoriale del n. 4/2021 di Vivere la Casa in Campagna

Cari lettrici e lettori, ci eravamo lasciati con tante speranze in vista del G20 sul clima di ottobre a Roma, ma soprattutto della Cop26, la Conferenza delle parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite che si sarebbe tenuta a Glasgow fra fine ottobre e novembre.

Purtroppo molte aspettative si sono infrante contro un muro. Di fronte alla richiesta di mantenere il riscaldamento globale entro +1,5 °C e ridurre le emissioni di carbonio del 50% entro il 2050 (secondo quanto previsto dagli accordi di Parigi), si è dovuti scendere a patti con India, Cina e Arabia Saudita: per questi Paesi, che basano la loro economia sulle fonti fossili, i termini per la decarbonizzazione vanno spostati al 2070 per il primo e al 2060 per gli ultimi due. Nulla di fatto, inoltre, per i fondi previsti per i Paesi più poveri dal Loss and Damage (cioè gli aiuti ai Paesi meno sviluppati per rimediare ai danni ambientali causati dal cambiamento climatico): proposti nel 2009, confermati nel 2015, finora non sono arrivati.

Tutto questo mentre il rapporto dell’IPCC (The Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite, cioè Il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici) delinea un quadro a tinte piuttosto fosche se non si cambia rotta.

Tanti gli interrogativi che speriamo trovino un’adeguata risposta. Dal canto nostro l’invito è di fare nel proprio piccolo ciò che è necessario per tracciare una nuova strada: anche in questo numero trovate alcuni suggerimenti.
Ora non ci resta che lasciarVi alla lettura, accompagnandoVi con un caloroso augurio per un 2022 sereno.

Foto di avikki

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