La stella di Natale può «rifiorire» anche l’anno successivo al tradizionale acquisto sotto le feste, appunto, natalizie, prendendosene cura fin da subito. Precisiamo però che i veri fiori di questa pianta sono molto piccoli di colore verde e/o giallo e si trovano al centro di quelle che generalmente sono erroneamente considerate «infiorescenze», spesso di colore rosso. Queste, infatti, sono delle foglie trasformate (brattee) che hanno perso la clorofilla e assunto dei pigmenti colorati.
Dopo le feste di Natale, se la pianta non ha perso foglie verdi e brattee rosse, basta mantenerla nella stessa posizione in cui si trova, che è sicuramente quella ideale e non bisogna togliere le foglie che tendono a ingiallire, ma lasciarle cadere spontaneamente. Nel caso, invece, che la caduta delle foglie sia vistosa occorre controllare le radici: se, come presumibile, si presentano alterate nell’aspetto e nel colore, bisogna diminuire drasticamente le bagnature.
Cosa fare per far rifiorire la stella di Natale
Quando si agisce bene, la stella di Natale arriva agli inizi di aprile con alcune foglie e talvolta ancora qualche brattea di colore rosso sbiadito (come nella foto a sinistra); inoltre avrà cominciato a rivegetare appena sotto il «fiore» con dei rametti esili e foglie di un verde tenero. Se si verificano queste condizioni, la prima regola è quella di lasciare crescere liberamente la pianta fino a metà maggio e solo a quel punto iniziare l’opera di recupero. In pratica occorre:
- in maggio accorciare tutti i rami (saranno almeno 4-6) drasticamente, lasciando solo i primi due internodi dal colletto (inserzione del fusto sulle radici, come nella foto a destra);
- sempre in maggio rinvasare in un contenitore di qualche centimetro più grande del precedente, integrando la zolla con un terriccio a base di torbe bionde grossolane (reperibile presso i migliori garden center) già dotato di elementi fertilizzanti;
- durante l’estate tenere la pianta all’aperto, ma in una posizione dove non batte il sole nelle ore più calde della giornata, in modo da poter contenere le innaffiature;
- dopo l’estate ricoverare la pianta in un locale con una temperatura mai inferiore a 14-16 °C e, ad autunno avanzato, facendo in modo che le ore di buio (14) non siano interrotte nemmeno da accensioni accidentali di luce artificiale.
Seguendo le istruzioni qui sopra fornite, si otterranno piante «in fiore» per Natale. In caso contrario, le piante «rifioriranno» più tardi: a gennaio-metà febbraio.


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